di Simona Ruffini
So che questa frase può apparirti strana se non addirittura senza senso. Che differenza vuoi che faccia se quello che ti arriva nella vita di ogni giorno si chiama “quello che voglio”, piuttosto che “quello di cui ho bisogno”?
Che differenza c’è tra volere e avere bisogno… non è la stessa cosa? Ebbene no…e ti spiego perché.
Puoi aver bisogno di una cosa che…non volevi
Esiste nell’Universo un’intelligenza infinita (chiamala Dio, chiamala Campo, chiamala Legge di Attrazione) che provvede a farti avere ciò di cui hai bisogno, ciò che ti serve davvero, anziché ciò che ti sei convinto/a di volere.
Perchè, e qui è necessaria molta umiltà, noi non conosciamo il piano totale. Non si tratta di rimettersi ad un fantomatico Dio con la barba, con fare rassegnato (è la volontà divina se mi sono ammalata!), ma si tratta di credere che noi semplicemente abbiamo una visione limitata degli eventi.
Questo deve darti forza, anziché intristirti. Perchè sai che quello che ti arriva fa parte di un disegno più ampio. Quante volte un avvenimento che ti sembrava catastrofico ha finito per rivelarsi una vera e propria benedizione?
Quante volte ti sei resa conto che quella persona per la quale ti eri tanto disperata non era affatto quella giusta per te. E se invece fosse un bene? Questo devi chiederti quando qualcosa ti arriva e tu non lo aspettavi o non lo volevi.
Puoi volere una cosa che… non va bene per te
Stai smaniando affinché un tuo desiderio si realizzi. Ti concentri ogni giorno su quel desiderio e speri con tutto il tuo cuore che si realizzi. Non fai che pensarci. Non vedi più nulla, nemmeno quanto questa smania ti stia consumando. E se non fosse ciò di cui hai bisogno?
Ti è mai capitato di affermare, con un grosso sospiro di sollievo, “Menomale che non è successo!”… Potrebbe essere stato un incontro potenzialmente disastroso, un lavoro che ti avrebbe fatto perdere dei soldi, un viaggio che si sarebbe rivelato una brutta esperienza.
C’è una storia che si racconta ai corsi sulla Kabbalah: “Un uomo voleva prendere un aereo disperatamente, perché l’aereo lo avrebbe portato ad un incontro d’affari molto importante. Sin dal mattino però iniziarono a verificarsi strani piccoli imprevisti. L’auto non partiva, il taxi tardava, le strade erano trafficate. L’uomo però, testardo, continuava in tutti i modi a tentare di arrivare all’aeroporto. Si arrese solo quando capì di aver perso il volo. Qualche minuto dopo il decollo quell’aereo precipitò…”
C’è un piano più grande, e l’Universo sa di cosa hai bisogno. Fidati.
Fonte: http://www.simonaruffini.it