La vecchiaia avanza quando il “Gene Spazzino” smette di funzionare.
Una ricerca guidata dall’Università “Tor Vergata” ha scoperto il ruolo del “gene Adh5”. Quando l’organismo invecchia, alcuni geni smettono di funzionare. Tra questi c’è l’Adh5, su cui si è concentrata l’attenzione dei ricercatori dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che, in collaborazione con il Danish Cancer Society Research Center di Copenhagen (Danimarca), hanno condotto uno studio pubblicato su Pnas.
Il gene Adh5 è responsabile della produzione della “proteina S-nitrosoglutatione reduttasi” (Gnsor), che ha una importante funzione anti-invecchiamento. Questo enzima si occupa infatti di “ripulire” l’ossido nitrico, la molecola che altrimenti modificherebbe funzioni e caratteristiche delle proteine a cui si lega. Con l’età la produzione di Gnsor diminuisce e l’ossido nitrico può operare indisturbato, producendo proteine nitrosilate – cioè da lui modificate – che si accumulano, divenendo col tempo sempre più faticose da smaltire per la cellula.
L’azione dell’ossido nitrico è paragonabile a quella di altri agenti ossidanti, in grado di aumentare la produzione di radicali liberi, la cui associazione con l’invecchiamento è ben nota. I radicali liberi, ma più in generale tutte le specie reattive dell’ossigeno (denominate Ros) sono in grado di danneggiare gli organelli che li producono, i mitocondri, e di compromettere la struttura e la funzione di tutte le componenti cellulari, tra cui anche il Dna. Secondo questa teoria, i Ros costituiscono la fonte primaria dei processi che portano al deterioramento cellulare.
I ricercatori hanno condotto alcuni esperimenti su animali per individuare il ruolo del gene Adh5 responsabile della produzione di Gnsor nell’invecchiamento. Ebbene, interrompendo la produzione di Gnsor, gli animali invecchiavano precocemente.
Ma dallo studio sono emersi alcuni dati interessanti anche per gli esseri umani: la produzione di Gnsor si riduce a ritmi diversi negli umani. Gli ultracentenari hanno livelli di enzima paragonabili a individui di giovane età. Questo importante principio apre nuove strade alla ricerca. Da una parte bisognerà capire perché il gene Adh5 (che produce Gnsor) smette di funzionare, dall’altra potrà iniziare la ricerca di composti simili al gene che possano sostituirlo in tutto o in parte. Tali scoperte potrebbero avere ripercussioni sulla qualità della vita degli anziani, arrivando a rallentare l’invecchiamento e a diminuire l’insorgenza di patologie ad essa legate.
Fonte: http://www.healthdesk.it/ricerca/vecchiaia-avanza-quando-gene-spazzino-smette-funzionare