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Ricordati di te… ora!

di Gabriella Costa 

Non aspettare più qualcosa che arrivi dall’esterno e che abbia il potere di trasformare in meglio la tua vita. Sei tu e soltanto tu che puoi fare la differenza.

Noi non siamo qui per fare numero, noi siamo qui per fare la differenza e secondo il potenziale di autostima che vogliamo impegnare, possiamo farla per noi e per la nostra famiglia, ma anche per il pianeta stesso.

Cambiare modo di guardare le cose importanti che ci riguardano, comporta anche  la possibilità di ascoltarci di più e di rispondere da subito ed in maniera prioritaria alle nostre esigenze. Tu che leggi, sei disposta a credere che già oggi avresti tutto quello che chiedi, se ieri ci avessi creduto davvero? Certo, se lo avessi fatto in precedenza, saresti giunta dove volevi, avresti già quello che dicevi di volere, faresti già quello che dicevi di voler fare. Ma non è troppo tardi!

Anzi è proprio questo il momento di crederci ancora di più, basta alzarsi e riprovarci: smetti di dire che tutto è finito per colpa di qualcun altro o della crisi. Questo è un buon modo per continuare ad adagiarsi e non far nulla, perché tanto è inutile.

Spesso ci accontentiamo di quello che non abbiamo, ma non di quello che abbiamo. Alzati e vola!!! Metà delle nostre ferite si rimarginerebbero immediatamente se avessimo voglia di capire che niente è davvero perduto. Si può nascere anche più volte nel corso della stessa vita, reinventarsi, cambiare luoghi, lavori, prospettive, rimettersi alla prova, attivare la capacità di uscire dalla zona comfort in cui però non eravamo neppure capaci di essere autosufficienti e misurarsi con le nostre reali possibilità… spesso non sperimentate.

Amati subito e comincia ad accettare il concetto che tu possa fornire, da ora a te stessa, quello che sembra mancarti. Solo tu sei in grado di farlo, perché tu sola sai che cosa è che ti manca. Solo tu puoi dargli un nome, riconoscere quel bisogno, inserirlo nelle priorità che hai e soddisfarlo.

Quella di cui sto parlando non è una vita che vedi di riflesso nelle vetrine in cui ti specchi, è la tua vita. Non sto parlando di una realtà virtuale a cui accedi collegandoti con uno schermo, non sei su “Second Life”, questa è la tua straordinaria occasione di vita. Come hai potuto in passato dimenticarti di te? Sei stata proprio tu che in certi casi hai aggiunto un “no” a tutti gli altri che in precedenza avevi ricevuto. Il tuo quello decisivo!

Quel no che ancora ti sembra di non sapere, di cui non vorresti nemmeno accorgerti, che fatichi a ricordare. L’unico “no”, invece, di cui non avresti dovuto tener conto, poiché il solo tristemente invalidante, quello che non avresti dovuto dirti mai. Ma forse lo intuivi che proprio quello sarebbe stato il no più potente, il più importante, il più apparentemente irrisolvibile, proprio perché tuo. Ed è forse in quel momento che tutto si è fermato.

Ma se infelicemente eri tu a dirti di no, a frenarti, ad impedirti l’accesso, a non autorizzarti al momento giusto, proprio per questo dovrebbe essere ora più facile invertire la rotta. Sarebbe una magia se tu volessi rimediare e se volessi smettere di restare chiusa in quella stanza.

Fermati un attimo e prova a pensare: oggi nel tuo cuore che stagione è? E’ ora che decidi tu che stagione è, non devi per forza lasciarlo fare ad un vecchio calendario che dice che è sempre inverno per te. Prova a sciogliere quell’inverno e a provare a liberarti dalla sensazione di non essere capace di prendere una vera decisione di trasformazione, senza farla seguire dai “ma” e dai “però”.

Esci dall’ordinarietà a cui ti eri uniformata, tu sei speciale, unica, irripetibileRicordati di te, che ci sei, che puoi contare su di te ogni volta che vuoi. Più ti ricorderai di farlo e più capirai che veramente ogni giorno non solo merita di essere celebrato, ma è proprio questo atteggiamento che potrà diventare un modo assolutamente fantastico di predisporti a vivere la tua esistenza, riempiendola di significati.

Che cosa è ad un passo, oggi, per te? Che cosa sta arrivando? Che cosa si allontana? Che cosa puoi lasciare andare per far posto al nuovo? Che cosa vuoi che si avvicini e che cosa vuoi che si allontani?

Pochezza, improvvisazione, inadeguatezza, la sensazione di non essere come gli altri, di aver sbagliato in più occasioni importanti, ti avevano lasciato una sottile e scarsa considerazione di te, che ti avevano candidato alla convinzione che le tue capacità fossero scarse e i tuoi progetti irrealizzabili. Quando ci si guarda dentro per costruire un passaggio da un equilibrio preesistente a uno nuovo da conquistare, si avverte una sorta di confusione che dirige l’attenzione verso cose che importanti non sono. La gente non capisce che può avere tutto e che tutto dipende da sé, che si decida di perdere o di vincere è la medesima cosa per l’Universo.

Quello che cambia e che crea la differenza è invece solo l’energia di chi ha scelto e la sua motivazione. Molti hanno difficoltà ad accettare che basta crederci per farcela e allora, non autorizzandosi a ricevere tutto, prendono i loro sogni e allo scopo di ridurli li smembrano dividendoli per dieci e accontentandosi di quello che resta. Ma c’è anche chi divide i propri sogni per cento o anche per mille e quindi si accontenta veramente di molto poco, in rapporto alle proprie possibilità.

Come hai potuto dimenticarti di te. Dove e quando è cominciato tutto ciò? Da quanto tempo? Hai abbandonato te stessa e poi soffrivi perché ti sembrava che tutti non vedessero l’ora di abbandonarti a loro volta, mentre eri solo tu che lo avevi fatto.

Eri come una “principessa addormentata” che di tanto in tanto si “baciava da sola” per non lasciarsi andare per sempre e per riprendere a vivere. Hai lasciato che gli altri occupassero i tuoi spazi e in certi casi li hai regalati cedendoli, fingendo di non essere interessata. Ma soprattutto ti sei allontanata da sola dalle occasioni che avrebbero potuto migliorare la tua situazione e dalla tua stessa attenzione, a volte con pretesti inconsistenti.

È nella nostra natura di uomini e donne mettersi alla prova, ma chi ha la capacità di generare una vita può anche trasformare la propria ogni volta che vuole.

Magari ci siamo convinti che quella persona che avevamo incontrato era così unica, che l’impegno per averla avrebbe giustificato la cessione del nostro potere, dell’ordine che avevamo dato alla nostra vita, ai nostri talenti, alle nostre idee e convinzioni.

Allora evitiamo di farlo ancora, da adesso ricordiamoci di noi senza rinunciare più a noi stessi e alle nostre possibilità!!!

Articolo di Gabriella Costa 

Sito web dell’autrice: www.ri-trovarsi.com – Riflessioni su Counseling Arte e Ben-Essere di Gabriella Costa ARTcounselor

Fonte: https://ri-trovarsi.com/2016/04/11/ricordati-di-te-ora/

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