“Gli opposti non si attraggono”: il vantaggio di essere simili

di Igor Vitale

Molto spesso è stato riscontrato, nei detti popolari, un fondamento scientifico. Non pare esser così per il famoso “gli opposti si attraggono”: la maggior parte degli studi di psicologia sociale, perlomeno, suggerisce che sono i simili ad attrarsi, e non gli opposti.

Tendiamo a valutare positivamente le persone simili a noi, sia per quanto riguarda la somiglianza fisica, sia per quanto riguarda la somiglianza nei termini della personalità, degli hobby e così via. Questa tendenza avviene per mantenere alta l’autostima, e anche perché naturalmente siamo più in grado di comprendere le persone a noi simili.

Per mantenere alta l’autostima abbiamo infatti diverse strategie:

1. valutare positivamente noi stessi. Questa strategia è molto esplicita, e tende proprio per questo ad essere poco utilizzata, proprio perché è molto esplicita. Per non apparire vanitosi pochi scelgono questa alternativa.

2. valutare positivamente i nostri simili. Questa strategia è più implicita: non valutiamo direttamente bene noi stessi, ma lo facciamo tramite i nostri simili o le persone a noi vicine. Ad esempio, elogiare continuamente un nostro amico intimo, può essere un modo per valutare positivamente noi stessi.

3. svalutare chi è diverso da noi. Questa modalità è molto sottile: ciò che si dice esplicitamente, infatti, non fa direttamente riferimento a se stessi; dunque almeno esplicitamente non fa riferimento alla propria autostima, lo fa però indirettamente svalutando gli altri. In questo modo, di riflesso e implicitamente, è come valutare positivamente se stessi.

Anche in contesti in cui le preferenze personali non dovrebbero interferire con le valutazioni, come, ad esempio, nella selezione del personale, è stato dimostrato che l’effetto somiglianza incide pesantemente. I selezionatori, specialmente quelli inesperti, tendono a selezionare più probabilmente persone simili a sé.

Lo stesso vale per l’identificazione di gruppo, la ricerca sull’identità sociale, e sui gruppi minimali, dimostrano come la semplice appartenenza a un gruppo porta alla valutazione positiva del proprio gruppo (ingroup) e alla svalutazione degli altri gruppi (outgroup).

Articolo di Igor Vitale

Dr. Igor Vitale – Psicologo, Relatore Internazionale, Autore – Sito web: http://www.igorvitale.org (Ricco di articoli, corsi e risorse gratis)

Fonte: http://www.igorvitale.org/2012/06/03/gli-opposti-non-si-attraggono-il-vantaggio-di-essere-simili/

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