Il 14 novembre, gli abitanti di Melendugno in Puglia, hanno avuto un risveglio orwelliano: usciti per andare al lavoro, si sono ritrovati per le strade oltre 250 agenti di polizia.
Agenti messi in difesa della costruzione del nuovo Gasdotto, per impedire sabotaggi e rallentamenti da parte dei cittadini, che, in questi mesi, si sono visti abbattere con la scusa della Xylella, migliaia di ulivi secolari, guarda caso proprio dove oggi si vuol far passare il gasdotto della Tap.
I mezzi della multinazionale sono tornati all’opera, la città di Melendugno è stata completamente militarizzata, ma non a difesa del cittadino, bensì dell’opera-mostro che i cittadini stessi non vogliono e che in questi mesi è stata motivo di serie proteste e scontri.
Tutte le zone limitrofe del cantiere sono state blindate, strade di campagna chiuse, incroci sbarrati, lo scuolabus che accompagnava i bambini a scuola, ha dovuto allungare il giro arrivando mezz’ora in ritardo, anziani visibilmente preoccupati per l’assurda e surreale situazione. Nel frattempo gli attivisti No Tap, sono scesi in strada con cartelli e bandiere, prontamente messi sotto sequestro.
La situazione in Italia è critica e preoccupante, lo stesso buon senso è da tempo sotto sequestro, intanto chi collegava il virus Xylella con l’abbattimento ingiustificato degli ulivi per favorire l’installazione del gasdotto da parte della multinazionale Tap, sembra averci visto lungo.
Guarda il video del risveglio orwelliano in Puglia:
https://youtu.be/PN2qeCev7Fg
Ulivi secolari abbattuti!
Fonte: http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.com/2017/11/risveglio-orwelliano-in-puglia-la-citta.html