La stella dalla luce misteriosa. Gli astronomi: “Fa pensare a tecnologia aliena”

di Tiziano Toniutti

La stella dalla luce misteriosa. Gli astronomi: "Fa pensare a tecnologia aliena"

La stella dalla luce misteriosa. Gli astronomi: “Fa pensare a tecnologia aliena”

L’anomalia rilevata dopo mesi di osservazione: “Potebbe essere il segno della presenza di una civiltà avanzata”. UNA STRANA LUCE arriva da KIC 8462852, una stella proprio sopra la via Lattea, in mezzo alle costellazioni del Cigno e della Lira, a 1481 anni luce da noi. Così strana che dopo averla osservata a lungo con il telescopio spaziale Kepler, gli astronomi rimangono perplessi.
E il professor Jason Wright della Penn State University, a breve pubblicherà un report in cui verranno delineati i contorni del mistero. Per almeno provare a capire cosa c’è lassù. Perché il telescopio registra una peculiare intermittenza dei fotoni, come se davanti a quella stella passassero delle “megastrutture”, magari realizzate da una civiltà aliena per carpire l’energia della stella. Con variazioni non periodiche e picchi irregolari di ostruzione della luce della stella che arrivano anche al 22%. Insomma, una situazione inedita e diversa dal tipico scenario di regolarità di questi dati che porta alla scoperta di un esopianeta.

Ma perché è così atipica la situazione di KIC 8462852, al punto che gli astronomi arrivano a parlare di un argomento tabù per la scienza, ovvero di civiltà extraterrestri avanzate? Perché le informazioni che arrivano dal telescopio escludono ogni possibile spiegazione eccetto una, uno sciame di comete attirate nell’orbita di KIC 8462852 da un’altra stella, o un impatto avvenuto in tempi distanti.

Ma per il verificarsi di questa condizione, KIC 8462852 dovrebbe essere molto più giovane di quello che è, e non ci sono riscontri all’infrarosso. Dice Wright all’Atlantic: “L’ipotesi aliena è sempre l’ultima che andrebbe considerata. Ma quello che vediamo è proprio qualcosa che ci aspetteremmo che una civiltà aliena costruirebbe”. Una volta esclusi errori degli strumenti e letture sbagliate, certo. A questo pensa Tabetha Boyajian di Yale: “Tutto regolare” sul fronte tecnico.

Per sapere cosa c’è nell’orbita di KIC 8462852 servono approfondimenti. Forse comete, forse megastrutture intorno a una stella, delle “sfere di Dyson” come quelle degli episodi di Star Trek, quindi. Tecnologia per assorbire energia finalizzata al mantenimento della vita. Del resto, uno dei metodi di ricerca di civiltà aliene avanzate è proprio l’individuazione di possibili tecnologie. Così nella vicenda si inserisce anche Andrew Siemion, direttore del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence).

E l’ipotesi aliena inizia ad essere presa piuttosto sul serio dagli scienziati. Il prossimo passo, previsto per gennaio, sarà puntare un’antenna radio verso la stella per verificare se esistono frequenze associabili a questo scenario. Se insomma possa essere vero che attorno a KIC 8462852 ci siano dei giganteschi pannelli solari alieni, installati quasi 1500 anni fa. O per verificare se qualunque cosa abbia visto Kepler, sia ancora lì dopo tutto questo tempo.

Fonte: http://www.repubblica.it

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